Brani in concorso

LastanzadiGreta vince la prima edizione del concorso "Risuona la Resistenza".
La band torinese, attiva dal 2009, ha vinto con il brano “Riparare bambole” ambientato nella Torino appena liberata dai partigiani. Secondo - per pochi centesimi di voto - Galante con “Ho sognato, ho creduto, ho tanto amato”, terzo DaGo con “Ora e sempre”.

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Hip hop/Rap

3

Autori/compositori: silica | Durata: 01:42

beat tipo trap
tutti i suoni di sottofondo e le melodie sono state ricavate dai campioni a disposizione su questo sito, le percussioni principali invece sono campioni esterni

Software utilizzato: fl studio | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: drum machine

3

Autori/compositori: Jacopo Perosino | Durata: 02:44

La morte arriva sempre. Anche se hai vent'anni stretti nell'ultimo abbraccio di una madre che teme di non rivedere più il figlio e lo saluta da lontano mentre sparisce tra le colline, vestito con una divisa ancora troppo larga, imbracciando un fucile troppo pesante.
La morte arriva sempre. Per mano di uomini vestiti di nero che parlano una lingua ruvida e spigolosa che pare scandire con ritmo cadenzato
un pianoforte ululante e stremato come quello di Kurt Weill negli abissi umani di Brecht; in realtà avanza a passo binario, come una marcia di morte, come un passo da oca.
La morte arriva sempre. Per tutti. Per questo conta come si decide di vivere. Con l'Avvenire negli occhi e la pace nel cuore anche la paura pare venire meno.
La morte arriva sempre. Der Tod kommt immer.
Gli eroi vivono sempre. W i Partigiani. W la Resistenza.

Software utilizzato: Logic | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: Pianoforte, batteria elettronica, campioni/ sample

Autori/compositori: Galante | Durata: 03:58

tre sample per tre stati d'animo, tre incisi di Ungaretti per tre temi musicali: "ho sognato, ho creduto, ho tanto amato che non son più di quaggiù".
Una musica di scena in tre episodi che descrive la vita di un partigiano: il sogno dell'ideale antifascista, il credere nella causa della resistenza fino ad arruolarsi, l'amore e il sacrificio per una Italia libera.
La storia si traduce in un inizio orchestrale alla maniera cinematografica, una marcia club ambient, il crescendo finale classico fino all'omaggio ai nostri eroi spesso dimenticati.

Software utilizzato: Ableton | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: vst, tastiera midi

Autori/compositori: All Nylon | Durata: 03:12

"Indagine su cittadinə in lotta" è un brano in cui la voce della repressione (che è quella di Gian Maria Volonté nel film "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" del 1970) viene dapprima affiancata e infine sovrastata da quella del dissenso, della protesta e della lotta popolare. Nello specifico, accompagnato dal campione "salita trombone e voce" riecheggia un coro popolare per la libertà della Palestina ("We are all Palestinians"), mentre sostenuto da un "tema oboe" vi è un canto - che nel finale diventa coro popolare - femminista (la voce è di Ms. Isabel Floristan dal brano "A la huelga compañeras").
"Indagine su cittadinə in lotta" è un mash-up, un collage musicale in cui si vuole mettere in risalto la forza della voce popolare di lotta sopra quella della repressione. Per questo ho scelto due 'voci' (quella per la libertà del popolo palestinese e quella della lotta femminista) che recentemente abbiamo visto unirsi nelle piazze per gridare al mondo le proprie istanze di pace, giustizia e libertà.
Ringrazio per il supporto Luna a.k.a. dj Sibamba e Davide "Disi" Disarò.

Software utilizzato: Soundtrap | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: AKAI MPD 218

3

Autori/compositori: LaCantaDoira | Durata: 200:48

Noi partigiane.
Testo originale di Alice Mammola.
Pianoforte e arrangiamento di Cristina Ramat.

La canzone nasce dalla riflessione del ruolo delle partigiane nella storia della Resistenza al nazifascismo.

Software utilizzato: Qbasepro11 kscape | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: Piano elettrico yamaha

Ora e sempre

Altro

1

Autori/compositori: DaGo | Durata: 03:53

“Ora e sempre” è una composizione elettroacustica, realizzata a partire da tre brevi registrazioni del 1964 tratte dalle “Epigrafi per i Caduti della Resistenza” di Carlo Mosso.

Due registrazioni strumentali sono elaborate mediante la tecnica dei “disintegration loops” (descritta dal compositore William Basinski): il campione viene registrato su di un loop di nastro magnetico che va incontro ad un processo di degradazione alterando ogni ripetizione della registrazione, si costruiscono così fasce sonore che perdono man mano le qualità sonore originali. Nel frattempo, un’altra registrazione tratta dallo stesso brano propone una voce che canta un estratto di un’epigrafe greca: “non dolorosa è la morte”. La registrazione della voce percorre un tragitto inverso a quello precedentemente descritto: partendo da una frammentazione ed alterazione delle sue componenti, va incontro ad una progressiva aggregazione che ne rivela col tempo il contenuto originale.

Le procedure descritte rispecchiano la fragilità della memoria e la necessità di un continuo sforzo al fine di mantenerne viva la fiamma: il progressivo ed inevitabile deteriorarsi delle ripetizioni dei disintegration loop viene attivamente contrastato dallo sforzo della voce di riguadagnare il suo contenuto originale, di comunicare il suo messaggio.

Campioni utilizzati: Tema oboe | Frase cello + viola | Non dolorosa è la morte

Elettronica

2

Autori/compositori: Francesco Pagliaro | Durata: 03:35

Paralisi è un racconto romanzato e musicato di una delle ultime forti azioni che la popolazione torinese intraprese il 18 aprile 1945, dando il via alla successiva liberazione della città. Lo sciopero in questione, indetto principalmente dagli operai e sostenuto dalle altre classi sociali dell'epoca, fermò l'intera città.

Software utilizzato: Ableton Live | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: Chitarra elettrica, tastiera midi

10

Autori/compositori: Astral Flower | Durata: 03:06

Ho composto questo brano partendo dal campione "progressione_orchestra_GM", sul quale ho aggiunto una strumentale in stile pop-rap.
Sopra la strumentale ho registrato il mio sassofono contralto e infine la mia voce.
Il testo è una richiesta di aiuto e di sostegno che arriva da un ragazzo, dalla nuova generazione che conosce quello che è successo in passato e ha paura che possa accadere di nuovo, riportando a galla gli orrori del passato.
Il brano vuole essere un inno all'amore da diffondere tutti gli anni e per sempre, un rifiuto alla guerra e alle discriminazioni, ricordando chi ha lottato in passato per garantire il mondo in cui viviamo oggi, guardando ad un futuro di pace e di uguaglianza.

Software utilizzato: FL Studio 21 | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: Sassofono contralto e due microfoni diversi per voce e sax

Autori/compositori: Daniele Mele | Durata: 03:31

Il brano nasce dopo un attento ascolto e studio dei Canti della Resistenza, e si ispira ai grandi temi che in essi vengono trattati: l'amore per la patria, la solidarietà, la nostalgia di casa, la libertà e l'orgoglio di essere partigiani. Il testo è volutamente ricco di parole chiave che vogliono rendere omaggio agli uomini e alle donne della Resistenza italiana. La scelta di scriverlo in romanesco, infine, è stata fatta nell'ottica di valorizzarne l'intrinseca musicalità, propria di tutti i dialetti del nostro bellissimo paese.

TESTO
Ma che freddo fa, sopra 'sta montagna
nun lo poi capì, se nun ce stai
Ma che freddo fa, quanno fischia er vento
piove nero tutto 'ntorno a me

E noi, e noi, ragazzi della Rossa Primavera
morire noi pe' la brigata un po' ce fa paura
ma poi, ma poi, sur fiume arzamo arta la bandiera...

Ma che nostargia, strigne forte er core
me manca casa mia, mamma e papà
Che silenzio c'è dietro all'invasor
"Bella ciao" risono e canto ancor

E noi, e noi, ragazzi della Rossa Primavera
morire noi pe' la brigata un po' ce fa paura
ma sempre noi sognamo questa Italia liberata!

Software utilizzato: Logic Pro X | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: Strumenti: voce, pianoforte, chitarra, fisarmonica / Scheda audio: Behringer UMC404HD / Microfoni: Behringer C-2

Elettronica

0

Autori/compositori: Gullo | Durata: 02:45

Non è semplice riuscire a riflettere i valori della resistenza in un brano senza testo. Mi sono lasciato guidare da alcune parole trovate tra i campioni che risuonano particolarmente in me: "resurrezione" e "semplice".

La resurrezione che è al contempo la rinascita di chi ha visto la propria libertà schiacciata da altri, ma anche la redenzione dell'oppressore e la sua conversione ai valori della resistenza. Non sempre si è portatori di valori positivi, ma si è sempre in tempo per redimersi e redimere.

La semplicità è la mia resistenza. Ho trovato che la ricerca di superiorità, di una straordinarietà, alimenta l'ego portando a valori fascisti, individualisti. Il mio modo per allontanarmi da questi è essere semplice, uguale a tutti, alla pari.

Il brano presenta due sezioni contrastanti, a simboleggiare la "resurrezione" (Reborn). Le due sezioni sono anche distinte per complessità compositiva, una intricata, che rappresenta il muoversi liberamente, privo di convenzioni (Unbound), e una, appunto, semplice.

Campioni utilizzati: "anche se così semplice", "archi 2 base accordale AM", "resurrezione e vita"

Photo by Fidan Nazim qizi from Pexels: https://www.pexels.com/photo/a-black-and-white-photo-of-a-bird-on-top-of-a-building-19795536/

Software utilizzato: Ableton Live 11 | Strumenti musicali e apparecchiature utilizzate: Ableton